"Riapriamo gli stadi ai tifosi per queste ultime partite"




In una nota diramata oggi, la Lega Calcio di Serie A "già nelle ultime gare di questa stagione, auspica che venga consentita a ciascuna Società, secondo le specificità di ogni realtà e impianto, la possibilità di riaprire i propri stadi ad un numero limitato di tifosi". La Lega fa sapere che nelle prossime ore sarà inviato al presidente FIGC Gravina un articolato protocollo redatto con lo scopo "di favorire al più presto, nel pieno rispetto delle condizioni di sicurezza, la riapertura parziale degli stadi al pubblico".

E' un piccolissimo passo, ma al momento pare non si possa sperare di più. Se il pallone ha ricominciato a rotolare sui campi d'Italia, gli stadi vuoti hanno lasciato e continuano a lasciare l'amaro in bocca ad ogni partita. A nulla sono serviti - e ci mancherebbe altro - i maldestri tentativi delle televisioni pubbliche e a pagamento di rendere "più decente" la visione dell'evento sportivo: i finti tifosi realizzati al computer e i cori registrati mandati in onda col Virtual Audio hanno miseramente fallito. 
Il calcio senza tifosi non è uno spettacolo degno di questo nome. La sensazione che si prova ad assistere alle partite senza il calore dei supporters sulle gradinate è simile a quella che si riscontra quando si frequentano i ritiri estivi delle squadre e si assiste a qualche partitella di allenamento. Il vociare dei calciatori e degli allenatori, per quanto possa risultare divertente e persino interessante per comprendere al meglio certe dinamiche di gioco, sterilizza spaventosamente la partecipazione emotiva alla partita.
Speriamo vivamente che il protocollo di cui parla la Lega Serie A in questa nota trovi accoglienza presso la Federcalcio e presso il Governo. E' arrivato il momento di tentare, almeno in alcuni territori dello Stivale, di riaprire gli stadi ai tifosi.

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