La fame di Nicolò




Sulla palla in profondità ci è andato affamato, con la bava alla bocca. Taglio da destra a sinistra, un tocco a portarsi avanti il pallone, tiro di collo esterno sul palo del portiere, rete che si gonfia.

Lo stadio, causa lock down per i tifosi, era vuoto. Peccato. Il ritorno al goal di Nicolò Zaniolo meritava migliaia di applausi bipartisan. Anzi multipartisan. Perché quando a un giovane con le stigmate del predestinato salta un crociato a pochi mesi dal suo primo europeo, il mondo può crollargli addosso. Invece la pandemia ha avuto paradossalmente un risvolto positivo, posticipando la competizione continentale e consentendo a Zaniolo di tornare in campo nella stagione in corso invece che nella prossima.

Bentornato, Nicolò. Ragioni di campanile rendono felici solo i romanisti e pochi altri per il tuo ritorno al goal. Questa non è epoca di sportività, che ci vuoi fare. Ora attento a non strafare, in campo e fuori. Profilo basso, poche parole, selfie e stories ridotte al lumicino. La rete ha ricominciato a gonfiarsi, il campo lo avevi già riassaporato.
Ogni cosa è illuminata, Nicolò. 

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